Poi ci sono anche le sorprese e i regali inaspettati: ecco allora due profumatissimi cesti di mirto, dono di un vicino che ne ha un grande arbusto in giardino. Ma grazie! 😊 Ormai tutti mi conoscono come la svitata che tinge con le piante e mi portano questo e quello: è uno scambio divertente e utile che, come "effetto collaterale", avvicina le persone e fa nascere amicizie.
Dunque: tantissimo mirto. Che ci faccio? Ci tingo, ovviamente, provo: non ho trovato nulla a riguardo nei libri e nelle esperienze di altri tintori, perciò butto in pentola e aspetto. Meraviglia! Non solo le bacche regalano un bagno colore che da porpora diviene viola scuro e al risciacquo vira a un verde salvia unico e inaspettato, ma anche le foglie tingono di giallo acido. Sono contentissima del risultato, ma non mi fermo qui. E' un peccato usare tutti questi frutti per tingere, perciò soddisfatta la mia curiosità passo in cucina.
Ho fatto la marmellata ed è venuta deliziosa, anche la prossima volta dovrò trovare il modo di togliere i nocciolini... e il mio compagno ha preparato il liquore. Ci vorranno ancora alcuni mesi perchè sia pronto da assaggiare, ma intanto ti lascio la ricetta.
Liquore alle bacche di mirto
Ingredienti: 1 litro di alcool 90°, 600 grammi di bacche di mirto pulite, 2 litri di acqua, 500 grammi di zuccheri
Procedimento: metti le bacche a macerare nell'alcool in un contenitore di vetro ben chiuso, al buio, per due settimane. Al termine filtra e spremi le bacche scolando bene l'alcool. A questo aggiungi lo sciroppo preparando scaldando insieme l'acqua e lo zucchero.
Versa in bottiglie scure e fai riposare 4 mesi.
Quando abbiamo spremuto le bacche rimase nell'alcool mi sono chiesta: le butto? veramente? noo! le ho rimesse in pentola di tintura e ci ho fatto una stola di finissima mussola grigio azzurra per la primavera!
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