Recent Posts

mercoledì 12 dicembre 2018

Addobbi di Natale rustici fai da te con foglie e rami

C'è chi ogni anno per Natale aggiunge una nuova decorazione all'albero, chi conserva gli stessi preziosi addobbi di famiglia da generazioni e chi si diverte a confezionarli con le sue mani. Io rientrerei decisamente in queste due ultime categorie, ma soprattutto in quella nicchia non tanto piccola di persone che in realtà... non può fare niente perché vive con dei gatti 😁
Per evitare che rompano delicate sfere di vetro o ingarbuglino i festoni creando un parapiglia incredibile, ho pensato a due progetti semplici per poter dare un'aria festiva alla casa senza drammi da felini arrampicatori.
Usando elementi della natura possiamo preparare delle decorazioni che se cadono non si rompono e anche se vengono... assaggiate dai mici non creano problemi.
Sono semplicissime, rustiche e un po' montanare, come piace a me.

Ghirlanda di abete



La ghirlanda è un classico delle decorazioni natalizie, da appendere alla porta o alle finestre. Io ne ho realizzate anche alcune piccoline da mettere sulla parete del soggiorno come dei quadretti.

La parte più divertente è la raccolta degli elementi nel bosco o nel parco: anche in città puoi trovare l'occorrente, basta una passeggiata ai giardini pubblici!

Materiale:
Ramo di abete flessibile: raccoglilo da terra e non staccarlo mai dall'albero, dopo una giornata ventosa ne trovi parecchi sparsi attorno alle radici
Filo verde
Spago
Rafia del colore preferito
Bacche rosse: puoi usare biancospino, piracanta, bambù sacro, rosa canina...
Un rametto di agrifoglio
Nastro rosso




Procedimento:

1. Piega il ramo di pino a cerchio coprendo con le fronde la parte legnosa, lega ben stretto con alcuni giri di filo verde.

 

2. Ricopri con alcuni giri di spago la giunzione e fai due nodi, il secondo non troppo stretto.


3. I rametti minori vanno fissati al cerchio principale per dare bene la forma, ma lasciamone alcuni (i più corti) liberi così da creare un effetto più naturale. Usiamo il filo verde legato abbastanza morbido assecondando la distribuzione dei rametti.

 




4. Infiliamo un rametto di bacche nel nodo formato dallo spago e fissiamo con alcuni giri di rafia. Questa sarà la parte inferiore della ghirlanda.





5. Prendiamo il rametto di agrifoglio e facciamo passare la rafia in alcuni giri attorno ai piccioli delle foglie, poi appoggiamo il rametto dove abbiamo legato precedentemente i rametti minori con il filo verde e annodiamo sul retro.

 

6. Facciamo passare un nastro rosso in alto e appendiamo.





Festone di foglie




La natura ci regala tantissimi elementi decorativi, senza bisogno di molto altro. Basta raccoglierli e metterli insieme! Ecco allora un festone rustico che accosta semplicemente le forme e i colori delle foglie, con materiali "poveri" ma armoniosi.

Materiale:
Cordone di fibra di cocco, iuta, spago o lana
Foglie secche grandi di vari colori e forme
Pigne piccole, ad esempio abete e ontano
Fette di arancia essiccate
Stecche di cannella
Bacche rosse
Ago e filo
Nastro rosso



1. Aiutandoti con l'ago fai un forellino nelle foglie e fai passare il filo, legalo poi con un paio di nodini al cordone. Alterna colori, forme e dimensioni.


2. Tra una foglia e l'altra lega pigne, bacche, fette di arancia e stecche di cannella. Per fissare le pigne fai passare il filo tra le brattee (le "squame") più vicine al picciolo, non c'è bisogno di colla.






3. Fai passare il nastro rosso alternativamente davanti e dietro il cordone tra le foglie e le pigne. Crea un anello ad ogni capo per appendere.



Puoi posizionare il festone sia all'interno che all'esterno, anzi può darsi che attiri qualche uccellino a mangiare le bacche!





martedì 11 dicembre 2018

L'ingrediente indispensabile della tintura naturale: la lentezza



La tintura naturale è un esercizio di calma e di pazienza come pochi altri. Non c'è nessunissima fretta, mai, perché a dettare il ritmo è la natura e lei fa le cose come e quando si deve.
Questi colori ne sono un esempio chiarissimo: l'avocado e le pigne ci mettono del tempo per dare il loro rosa.
Bisogna pazientemente tenere da parte i noccioli del frutto, mica lo mangi tutti giorni, e racimolarne qua e là dai parenti e dagli amici; farli seccare pian piano finché se ne ha abbastanza da fare la tintura. Allora dentro la pentola per ore, un po' sul fuoco e un po' a riposo, perché più aspetti e più il colore sarà intenso e bello.
Le pigne poi, sono ancora più lente. Devi raccoglierle d'estate perché la tonalità sia la migliore, scarpinando in montagna per trovare i boschi più belli e ricchi di regali per terra tra le radici. Poi devi ridiscendere con lo zaino pesante, e risalire un'altra volta, un altro giorno, per prenderne ancora. Devono durare tutto l'inverno perché fino al luglio successivo non ce ne saranno più che diano il colore giusto. Se le finisci puoi solo aspettare.
C'è tutto questo dentro i filati che tingo, la natura e le tradizioni e la tecnica, ma soprattutto tempo e calma, per fare le cose per bene.
La lana rosa, soffice e calda come una sera d'inverno davanti a un fuoco di legna, è in negozio, dove trovi anche l'eBook per tingere con frutta e verdura: c'è anche l'avocado!

domenica 9 dicembre 2018

Eat & Dye - dalla cucina alla tintura senza sprechi : ebook con ricette vegan mangia e tingi

È online!!! 🎁🎆



L'eBook "Eat & Dye - dalla cucina alla tintura senza sprechi" che ho scritto con The food sister è in negozio! Te ne ho parlato in questi giorni e sono così felice di presentarlo come strenna natalizia per queste feste, dove non possono mancare due cose: il cibo e i regali!! Ed è questo che troverai nel libro: un menù dal primo al dolce con le ricette di Myriam, vegan e salutari, con accostamenti inusuali o tradizionali (tranquilla, c'è anche il cioccolato ☺); e, con gli stessi ingredienti, un progetto creativo per ogni portata.
Acqua di cottura, bucce, liquido di ammollo... tutto in cucina torna utile per la tintura, all'insegna del riuso e dell'"economia circolare" che passa anche dal tagliere delle verdure. Nel percorso dal piatto al compost i vegetali hanno ancora molto da dare, e in questo manualetto ti insegno come fare a trarne bellissimi colori naturali.
Non solo, con i tessuti e i filati così tinti realizziamo dei piccoli regali di Natale super ecologici ma carini e coccolosi, senza dimenticare la confezione, anch'essa 100% ecosostenibile.
Puoi acquistarlo in formato digitale PDF ed ePub. Accendi i fornelli!

martedì 4 settembre 2018

Corso base di tintura naturale a Piancogno (BS)

Ripartono i miei corsi di tintura naturale!


Il prossimo è il 30 settembre 2018 alle 9.00 presso La Cartoleria di Flavia Rigali a Piancogno (BS).


Cosa imparerai: la tintura delle fibre e dei tessuti naturali (lana, seta, cotone, lino...) usando le piante.

Di cosa parleremo e cosa vedremo: la storia della tintura, le fibre, i materiali e le sostanze, l'attrezzatura, le piante locali e spontanee, le tintorie in generale

Cosa faremo: tutte le fasi della tintura, mordenzatura, estrazione del colore e tintura. Ciascun partecipante tingerà una matassa di lana con le piante disponibili nella stagione e potrà portarla a casa.

Tutto il materiale è incluso, verrà consegnata una dispensa riassuntiva.

Info: https://www.facebook.com/events/764688397034689/


lunedì 16 luglio 2018

Formichina per l'inverno: lo sciroppo di pino mugo

Chi lavora con i prodotti della natura spesso si trova a dover ragionare al contrario: in estate si raccoglie e prepara ciò che servirà in inverno e viceversa.
Questo è valido senz'altro con le piante tintorie, che nella stagione fredda sono rare e vengono perlopiù dall'orto; ma anche e soprattutto per le officinali. Aromatiche, curative, profumanti, la maggior parte delle spontanee utili raggiunge la maturazione in estate e se ne fa scorta per quando avremo bisogno delle loro proprietà, nei lunghi mesi invernali.
Un esempio è lo sciroppo per la tosse: portentoso rimedio realizzato con il pino mugo, mi ha risolto tanti inverni malaticci scacciando uno dei disturbi più frequenti del freddo.

Ecco la ricetta:

- raccogli gli strobili (pigne) del pino mugo ancora verdi, in giugno-luglio, e puliscili molto bene

- riempine un grande barattolo di vetro (vanno bene quelli da un chilo del miele o anche più grandi se ne hai) che avrai ben sterilizzato al vapore o in acqua bollente

- copri tutto fino all'orlo con zucchero di canna e chiudi ermeticamente

- metti il vaso al sole per un paio di mesi o comunque finchè tutto lo zucchero si sarà sciolto

- otterrai uno sciroppo denso di colore ambrato: filtralo e conservalo in barattoli o bottiglie di vetro, al buio. Si conserva per un anno e più

- in caso di tosse prendine uno o due cucchiai al giorno: oltretutto è delizioso!

Ricetta bonus: se avanza un po' di zucchero non sciolto sul fondo del barattolo, scaldalo con poca acqua in un pentolino; una volta fuso lascialo cadere in gocce con un cucchiaino su un foglio di carta forno. Quando le palline saranno asciugate avrai sfiziose caramelline balsamiche!


lunedì 18 giugno 2018

L'erba del solstizio d'estate: l'iperico. Con ricetta dell'oleolito.

Giugno è il mese in cui si raccoglie l'iperico, una delle erbe officinali più ricche di proprietà, usi e anche leggende. Era ritenuta in passato una panacea, cioè capace di guarire tutti i mali, e la sua raccolta era un rito legato al solstizio d'estate.
Oggi, lasciando perdere la magia, sappiamo comunque che questa pianta ha benefici effetti che possiamo impiegare con soddisfazione per curare piccoli disturbi: in particolare scottature e abrasioni della pelle.
Per farlo prepariamo l'oleolito di iperico con questa ricetta facilissima:

- cogli un paio di manciate di fiori di iperico
- lava e asciuga molto bene, metti in un vaso di vetro ben pulito
- copri con olio (il rapporto è circa 1 : 3, cioè ad esempio per 100 grammi di fiori usa 300 grammi di olio); puoi usare olio di oliva, se non ti disturba l'odore marcato, oppure olio di riso, di girasole.. a tua preferenza
- chiudi bene il barattolo e agita; lascia riposare al buio per due-tre settimane, poi un'altra settimana al sole, agitando leggermente di tanto in tanto
- filtra tutto con una garza o un colino a maglie fini e conserva l'oleolito in una bottiglietta di vetro scura, un vasetto o un dispenser.

Uso:
- semplicemente applica una piccola quantità sulla pelle con un dischetto di cotone o un fazzoletto
- per scottature, irritazioni da sfregamento o vento, pelle screpolata, piccole abrasioni, ferite minori

L'oleolito di iperico si conserva molto a lungo e se ne usa pochissimo per volta, perciò ti consiglio di non prepararne troppo e di raccogliere solo i fiori che effettivamente ti serviranno.

Buon solstizio d'estate!


lunedì 14 maggio 2018

Piccola biblioteca tintoria per principianti: i manuali di tintura naturale per iniziare

Insostituibili se vuoi occuparti di tintura naturale: i manuali di riconoscimento piante. Quando non so una cosa metto mano ai libri, come una vecchia bibliotecaria polverosa (che sono! 🤣 ), e anche se l'internet mi aiuta tantissimo non riesco a staccarmi dalle guide cartacee. Quand'ero piccola il mio manuale erano papà, sui sentieri in montagna, e mamma, che mi spiegava la saponaria e la malva o le erbe che costituivano i giochi semplici (la silene!) o persino gli snack di un'infanzia rustica in campagna.


Questa è una parte della mia biblioteca tintoria, i libri più adatti ai principianti: alcuni testi sono fuori commercio, ma puoi trovarli facilmente in biblioteca. Se vorrai approfondire, scrivimi pure e ti suggerirò altri manuali :)

LA TINTURA NATURALE, Maria Elda Salice, ed. SONZOGNO

TINTURE NATURALI, Sasha Duerr, ed. TERRE di MEZZO

COME TINGERE, Gun Lundborg, ed. EDAGRICOLE

GUIDA ALLA TINTURA NATURALE, Adele Vigo e Francesca Sibelli, NORDPRESS

BOTANICAL COLORS AT YOUR FINGERTIPS, Rebecca Desnos, AMAZON

e per chi è alle primissime armi e vuole sperimentare, il mio ebook gratuito TINGI CON LE PIANTE IN CUCINA: è in regalo per chi si iscrive alla mia newsletter, qui http://eepurl.com/c5EML1



venerdì 27 aprile 2018

Floreka 2018: donne & natura - lei ci parlerà di natura

Domani e domenica sarò a Floreka2018 : molte settimane di lavoro, infiniti pentoloni di
tintura, chilometri percorsi per raccogliere le piante, pacchetti e confezioni studiati e
preparati con cura, un po’ di tetris per far stare tutto in auto e il continuo scambio proficuo
con la mia compagna di avventura Locreacri. E’ un evento impegnativo e faticoso, ma è
anche il coronamento del mestiere: porterò i frutti di questo impegno alle persone per cui
faccio tutto questo, donne che si circondano di natura, che sanno che le piccole scelte di
ogni giorno fanno la differenza, che il cambiamento può passare anche da un vestito o un
accessorio. Le scelte di acquisto decidono più di quanto immagini! Il cotone e non il
poliestere, le piante e non il petrolio, un compenso equo e non lo sfruttamento, la sicurezza
e non il rischio, l’unico e non l’anonimo, il bello e non il trendy. Io che tingo e cucio, e tu che
scegli e indossi, lavoriamo insieme per questo 😊


giovedì 19 aprile 2018

Sono arrivate le magliette tinte con le piante e timbrate a mano: in anteprima a Floreka

Sono super eccitata per questa novità cui sto lavorando da tante settimane.
Ho faticato a trovare il materiale adatto, che fosse eco e adatto alla tintura; il tempo brutto ha rallentato le operazioni di mordenzatura; infine continui ripensamenti sulle decorazioni... Tutto ciò mi ha fatto impiegare molto tempo ma ora sono stra felice di poterti mostrare finalmente il prodotto nuovo di cui ti ho parlato fin da febbraio:

le magliette 100% cotone tinte con le piante e timbrate coi miei timbri incisi 🌿🌿



Le magliette non saranno in negozio per ora, le porterò in anteprima agli eventi di aprile: vieni sabato 28 e domenica 29 a Floreka, una grandissima manifestazione tutta dedicata alle piante, quest'anno in particolare declinata al femminile.
Artigiane, botaniche, orticoltrici, giardiniere ed esperte di giardini e fiori come la bravissima Simonetta Chiarugi di Abougarden; troverai inoltre conferenze e attività a tema green, e ci sarò anche io con la mia amica ceramista Cristina di Locreacri .
A Gorle (BG), ingresso gratuito. Tutte le info qui .

venerdì 6 aprile 2018

Ricetta: chips di zucchine speziate

Le patatine fanno male, e occhei... ma la nostra vita di maratoneti delle serie tv non può fare a meno di uno snack sottomano e sotto i denti! Per tollerare l'infinità crudeltà di George R. R Martin è necessario un sostegno: perciò ho sperimentato questa ricetta bastevolmente scrocchiante e saporita (che non ci faccia prendere la taglia del nostro autore...) da fare con l'essiccatore.
Le chips di zucchine speziate sono leggere ma soddisfano il gusto, si possono preparare in più varianti (basta cambiare spezie) e si conservano a lungo.



Affetta una zucchina a rondelle dello spessore di circa 3 mm.

Nel pestello polverizza un cucchiaino di sale, un pizzico di basilico essiccato, pepe nero, aglio essiccato, paprika.

Cospargi le fette di zucchine con POCO preparato (attenzione! seccando i sapori si concentrano, non esagerare o saranno salatissime!), disponile ben separate nell'essiccatore* e azionalo per una notte o comunque finchè sono ben asciutte.

Sgranocchia!

Puoi variare le spezie usate, provare con le melanzane o le carote, secondo i tuoi gusti.


* se non hai l'essiccatore immagino che la faccenda possa funzionare anche con il forno, non ho mai provato, se lo fai e vengono bene fammelo sapere!

martedì 3 aprile 2018

10 idee ecologiche per riciclare abiti e tessili

E' primaveraaaaa!
Sì sì, passeggiate, fiori e cielo azzurro, ma anche grandi pulizie, cambio armadi (orrore!) e in generale una gran voglia di nuovo e fresco.
Scartare ciò che non usiamo più è necessario per fare un po' di spazio fisico e mentale, e può essere anche utile agli altri e persino divertente.
Gli indumenti o gli accessori di casa in buono stato li possiamo regalare, portare al mercatino dell'usato o scambiare con altre persone in un "ritorno al baratto" che sta fortunatamente riprendendo piede: organizziamo uno swap party con le amiche o iscriviamoci ai tanti gruppi social dove ci si accorda per donare o scambiare; ciò che non serve a me serve a te, e viceversa, ci risolviamo un problema a vicenda senza acquistare altri prodotti e riciclando ciò che è già in circolazione. Si fanno anche nuove amicizie!

Alcuni capi o tessili però probabilmente li scartiamo perchè sono rovinati, lisi o macchiati: che ci facciamo? buttiamo? Non è detto. Ecco 10 idee carine per riutilizzarli, come si faceva un tempo quando tutto veniva buono per fare qualcos'altro.



1. collant bucati - panno catturapolvere: il materiale dei collant è perfetto per spolverare perchè attira staticamente polvere e capelli

2. maglioni rovinati - panni per lucidare il legno: la lana è sempre stata usata per la manutenzione dei mobili in legno, è morbida ma consistente, ideale per stendere cere e creme curative per il mobilio più delicato

3. federe usurate - custodia per cappotti: fai un buco per far passare l'appendino nel lato corto chiuso, usa la federa per coprire giacche e cappotti che riponi nell'armadio al cambio di stagione

4. t shirt macchiate, rovinate sotto le ascelle o ormai troppo piccole/grandi- shopper: taglia via le maniche, allarga l'apertura dello scollo e cuci il fondo. Hai una shopper riutilizzabile e lavabile per la spesa.

5. calzini spaiati o bucati - gioco per gatti: riempi la calza con stracci (o con un'altra calza) appallottolati, chiudi con una cucitura o con un nodo e attacca a un lungo spago. Fissalo al tiragraffi o a una bacchetta di legno o plastica per far giocare i gatti

6. tappeto di tessuto macchiato o liso - paraspifferi: arrotola il tappeto come un salamino e fissalo cucendolo alle estremità. Davanti a porte e portefinestre è un paraspifferi colorato a costo zero.

7. tenda doccia rotta - bustina beauty piscina: ritaglia dalla parte non rovinata della tenda un rettangolo grande più o meno come un foglio A4, piegalo a metà e cuci i lati corti; cuci una cerniera zip sui lati lunghi e, se vuoi, un laccetto per appendere. Hai una bustina impermeabile per la piscina o la spiaggia.

8. jeans rovinati o che non calzano più- borsa: taglia via le gambe appena sopra il cavallo, cuci il fondo; dalle gambe ritaglia due liste lunghe quanto desideri per fare il manico, cucile insieme e applicale ai lati della borsa. In alternativa puoi farne due corti per una borsetta a mano. Questo modello era in gran voga negli anni '90, è molto carino per le ragazzine e puoi realizzarlo anche a partire da una gonna.

9. bordo in pizzo di tende stinte o rovinate - allungare gonna o maglietta: vecchio trucco delle mamme di una volta. Se hai una tenda (o una tovaglia, un copriletto) stinti o macchiati ma con un bel bordo di pizzo, taglialo via e usalo per rimordernare dei vestiti. Puoi cucirlo all'orlo di una gonna o di un abito troppo corti, in fondo alle gambe di un pantalone per rinnovarlo, di una maglietta per vivacizzarla.

10. asciugamani consumati o macchiati - cerchietti struccanti: ritaglia dalle parti buone tanti cerchietti di circa 5 cm di diametro, sovrapponine 3 alla volta e cuci a zig zag lungo il bordo. Hai dei dischetti per struccarsi lavabili e riciclabili.

sabato 10 marzo 2018

Equinozio del 20 marzo: (s)conto alla rovescia di primavera

Quest'anno l'equinozio, cioè il cambio della stagione, sarà il 20 marzo, quando la durata del giorno sarà uguale a quella della notte. Ne ho parlato nella newsletter di stamattina con lo spiegone scientifico :D (non sei iscritt*? corri qui! http://eepurl.com/c5EML1 )

Durante l'inverno le ore di buio sono maggiori rispetto a quelle di luce, dall'equinozio in poi le cose si invertono e inizia ad esserci sempre più luce nelle giornate, che si allungano. Evviva! Vuol dire che è primavera!

Per festeggiare tutto ciò da oggi fino all'equinozio del 20 sceglierò ogni giorno un articolo invernale dal negozio e lo metterò in sconto, solo uno al giorno e solo per 24h, tutti i giorni fino a primavera.
Per sapere qual è l'oggetto del giorno seguimi su Instagram https://www.instagram.com/tuttosicrea/ o visita il negozio www.tuttosicrea.etsy.com
Spero questa idea ti piacerà :) grazie!


venerdì 2 marzo 2018

Il rosa non è il colore (solo) delle bambine

Il rosa non è sempre stato il colore delle bambine.
Anche uno studio storico accademico, della dottoressa americana J. Paoletti, se ne è occupato: l'uso dei colori rosa e azzurro per distinguere l'abbigliamento di bambine e bambini prende piede in modo diffuso solo nel primo dopoguerra. A lungo i piccoli venivano vestiti semplicemente di bianco, più pratico da lavare, o in ogni caso senza attribuire un significato di genere ai colori. Poi, per un periodo, il rosa è stato più usato per i maschi, in quanto sfumatura del rosso, tinta forte e considerata più maschile. Dobbiamo anche ricordare che fino a non molto tempo fa l'uso di preparare in anticipo corredini differenziati da bimbo o da bimba non era diffuso, perché non c'era ancora la pratica che permetteva di sapere se si aspettava una femminuccia o un maschietto 😊
In ogni caso mi piacciono i bambini e le bambine vestiti con tutti i colori, che sono tutti belli e adatti, specie se arrivano direttamente dalla natura 🌱

Un rosa particolarmente carico si ottiene con l'avocado: quello che uso io è coltivato in Sicilia e puoi trovarlo, ad esempio, sulla sciarpa ad anello

martedì 20 febbraio 2018

Corso di tintura naturale di febbraio: foto e video

Anche il corso di tintura di febbraio è concluso. Voglio ringraziare anche questa volta le mie allieve, con tutto il cuore.
Perchè in tutta onestà sono un pochino commossa dal fatto che tante persone vengano - da Milano, da Monza, ma pure da Torino, da Genova, da Belluno, da Reggio Emilia... - a stare insieme con me per ascoltarmi mentre provo a raccontare la magia del colore. A mettere in pratica, con le proprie mani, una tradizione antica e così legata alla nostra terra, alla nostra storia, che è stata la nostra ricchezza e che avevamo pressochè perduto.
Ma ora la riscopriamo, assieme, con una pentola, un cucchiaio di legno e i doni della natura.
Chiacchierando impariamo l'una dall'altra: c'è chi uncinetta, chi ha un negozio di lane, chi fa il feltro; chi alleva pecore, chi insegnerà ai suoi scolari la chimica della tintura, chi usa i colori per dipingere; chi ricostruisce le tradizioni del suo territorio e riporta in vita antichi mestieri, chi vuole dedicare un po' di tempo a sè e chi semplicemente vuole fare nuove amicizie e imparare una cosa diversa dal solito.
Grazie a tutt* voi 💛


La mordenzatura delle matasse di lana
Prepariamo il bagno colore col melograno
Il giallo della matassa di Lisa


Annamaria immerge la sua matassa nel bagno di cipolla
Cristina tinge di azzurro la lana con il cavolo
Una selezione dimostrativa delle mie lane tinte con le piante


Due video fatti da Lisa di alcune fasi della tintura







Se ti interessa partecipare ai prossimi corsi, scrivimi una mail a tuttosicrea@gmail.com oppure contattami su Facebook. In programma:

- corso avanzato di tintura naturale su cotone e stampa a ruggine
- corso base di incisione timbri per stampa su tessuto e carta
- corso base di tintura naturale su seta 



giovedì 15 febbraio 2018

L'intervista curiosa: ospite di Pupillae Art Dolls

Gioconda Pieracci è un'artista che crea storie e personaggi di lana, veri o inventati, dalla letteratura, dal cinema e dalla vita reale.
Ho già parlato di lei qui sul blog perchè è una collega e un'amica che apprezzo tanto, come persona e come artigiana di Pupillae Art Dolls, per una certa sensibilità comune, estetica ed etica, e per l'immaginario che sa tirar fuori da sè e che mi affascina.

Questa volta è Gioconda a parlare di me, o meglio a farmi parlare, in un'intervista che mi ha onestamente compiaciuta 😃 Nel suo blog cura una galleria di artigiane cui pone interessanti problemi e interrogativi assolutamente mai banali, che mirano a farci esprimere la nostra vera essenza, i nostri perchè e percome, cosa ci spinge e dove nel nostro lavoro. Ora anch'io sono entrata in questa raccolta di "vite artigiane" e sono stata davvero soddisfatta dell'intervista, proprio per l'originalità delle domande che mi hanno fatto riflettere su me stessa sotto una luce che non avevo mai acceso. L'infanzia, i sogni, i luoghi.. come contribuiscono a formare il nostro lavoro di creative? Gioconda me l'ha chiesto e qui ci sono le mie risposte nell'intervista "Ospiti, un mondo da scoprire".


lunedì 12 febbraio 2018

Passione lana: i kit uncinetto, maglia, lucet. Tutti in legno con matasse tinte con le piante

Ecco una delle novità che posso mettere a disposizione grazie alla collaborazione con Emelunashop : lucet, aghi da nailbinding e da maglia, antichi strumenti vichinghi riprodotti fedelmente in legno con sapiente tecnica e creatività.
Uno sposalizio perfetto con la mia lana, tinta oggi esattamente come oltre mille anni fa, con gli stessi metodi, le stesse piante, la stessa cura.



Insieme abbiamo creato dei set per realizzare elementi veramente originali e pregiati per le tue lavorazioni in lana. 

Kit lucet: per creare trecce, cordoncini, cinture, collane con l'antica tecnica usata dai vichinghi. Il lucet è uno strumento antichissimo impiegato dalle popolazioni nordiche per realizzare corde ed elementi decorativi per l'abbigliamento. 

Set lucet in legno e lana grossa azzurro verde tinta con cipolla

I lucet dei miei kit sono intagliati a mano da Silvia e Paolo di Emelunashop, artigiani del legno e della tessitura tradizionale che si occupano di rievocazioni storiche.
Set lucet in legno e lana grossa tinta con corteccia di betulla

Non dimentico la maglieria moderna! Ci sono anche i kit con ferri in legno, sempre fatti a mano dagli stessi artigiani.

Kit lana grossa stoppino tinta con cipolla e ferri da maglia in legno

Infine dedicato a chi uncinetta. Questa volta in collaborazione con CrochetRomance che ha progettato il pattern per i guanti: set matassa tinta con le piante, schema per guantini senza dita, bottoni foglia fatti a mano da me, uncinetto in bambù.

Il kit uncinetto è disponibile in vari colori


giovedì 1 febbraio 2018

Ricetta semplicissima per cioccolatini scenografici

Trovo molto carina l'idea di regalare piccole leccornie, anzichè acquistare oggetti più o meno graditi e utili... con il cibo si va sempre sul sicuro, e per fare anche bella figura bastano pochi tocchi. Se si è invitati a una cena, o si vuol fare un pensierino per una piccola occasione di festa, o semplicemente una sorpesa alle persone amate, i cioccolatini fatti in casa sono una garanzia.

Ti servono:
- una tavoletta di cioccolato fondente extra
- uno stampo per cioccolatini se già ce l'hai, altrimenti pirottini di carta, oppure un recipiente antiaderente piccolo
- buccia di agrumi
- chicchi di caffè (facoltativi)

Sciogli il cioccolato a bagnomaria o al microonde.
Nel frattempo grattugia le bucce non trattate degli agrumi che preferisci: arance, limoni, bergamotti, cedri, anche misti: non gettarle quando hai fatto la spremuta! Usale per questa ricetta e per profumare la casa mettendole sui termosifoni, oppure falle seccare e mettine qualche pezzo nella tua tisana preferita per aggiungere aroma.
Se non hai gli stampini o i pirottini puoi usare uno stampo per il budino, una piccola tortiera, qualsiasi recipiente per alimenti che non attacca. Anzichè dei cioccolatini singoli avrai una tavoletta, che potrai poi tagliare a quadratini creando le singole porzioni.
Metti le bucce grattugiate sul fondo dello stampo, versa poco cioccolato e aspetta che questo strato solidifichi. Metti poi un chicco di caffè e finisci di riempire con il cioccolato.
Lascia raffreddare poi sforma i cioccolatini. La buccia sarà rimasta sopra il cioccolato: se usi agrumi diversi otterrai una bellissima gamma di colori dal giallo all'arancione al verde.
Ora confeziona con fantasia: riutilizza un cartone delle uova mettendo un cioccolatino per ogni spazio, oppure un barattolo di vetro avvolto con una striscia di juta, o ancora un semplice sacchetto di carta bianca reso speciale dall'effetto anticato - basta inumidirlo e immergerlo un istante in acqua e fondi di caffè.



giovedì 25 gennaio 2018

Le pentole per la tintura naturale: le proprietà viranti dei metalli

Queste stupende pentole di rame me le ha regalate un amico di mamma. Le aveva in cantina da chissà quanto tempo, inutilizzate.
È un dono prezioso perché sono utilissime nella tintura: la pentola infatti può essere un valido strumento per modificare i colori senza dover ricorrere a viranti nocivi per noi o per l'ambiente.
Questo è il metodo che uso, sfruttando le proprietà naturali dei metalli che reagiscono con i pigmenti, e che insegno nei miei corsi. Per imparare scrivimi e prenota il tuo posto, sarò felice di insegnartelo nelle prossime date 😊


lunedì 15 gennaio 2018

Tingi con le piante: il mio corso di tintura naturale

Sabato c'è stato il mio corso di tintura, ho scattato qualche foto per darti un'idea di cosa si fa, in preparazione delle prossime date che sto organizzando.

La prima parte è una chiacchierata sulla storia della tintura, sul perchè tingere con le piante e sugli aspetti tecnici preliminari: un po' di chimica divertente con le cartine di tornasole per vedere come cambiano i colori aggiungendo semplici sostanze come aceto o bicarbonato.



Parliamo degli strumenti - semplici attrezzature di cucina - , del tipo di pentola da usare per ottenere vari effetti, delle sostanze che possiamo aggiungere, dei tempi e delle dosi. E, naturalmente, delle piante!


Passiamo poi alla pratica: ognuno ha a disposizione una postazione con fornello, pentola, cucchiaio, guanti, mordenti e lana per tingere una matssa che poi si porterà a casa. Scegliamo la pianta e il colore da fare e partiamo! 


Le mie allieve questo sabato hanno tinto con il cavolo rosso, la cipolla di Tropea e la cipolla dorata, il melograno. Le piante usate variano a seconda della stagione :) 



Mentre la lana si tinge rispondo a tutte le domande e i dubbi, nel frattempo ci prendiamo una tisana o un caffè. Intanto mescoliamo le pentole e teniamo d'occhio il colore che si va formando sulle matasse. In questa fase spiego tutti i dettagli passo passo per poter ripetere a casa la tintura con altre piante e su altri tessuti.

Al termine sciacquiamo la lana e ammiriamo il risultato!


Sto valutando le richieste di corsi in varie province, scrivimi se vuoi avere il mio corso nella tua città e hai una location da propormi!
La prossima data sarà ancora a Inverigo (CO) presso la scuola di musica "i.Music": il corso dura 4 ore e costa 55€ a persona, materiali inclusi; si terrà a metà febbraio, di sabato; seguimi per conoscere la data esatta e scrivimi se vuoi prenotarti, ci sono solo 4 posti disponibili.

Contattami qui :
www.tuttosicrea.com
www.facebook.com/Tuttosicrea
www.instagram.com/tuttosicrea
tuttosicrea@gmail.com