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venerdì 2 marzo 2018

Il rosa non è il colore (solo) delle bambine

Il rosa non è sempre stato il colore delle bambine.
Anche uno studio storico accademico, della dottoressa americana J. Paoletti, se ne è occupato: l'uso dei colori rosa e azzurro per distinguere l'abbigliamento di bambine e bambini prende piede in modo diffuso solo nel primo dopoguerra. A lungo i piccoli venivano vestiti semplicemente di bianco, più pratico da lavare, o in ogni caso senza attribuire un significato di genere ai colori. Poi, per un periodo, il rosa è stato più usato per i maschi, in quanto sfumatura del rosso, tinta forte e considerata più maschile. Dobbiamo anche ricordare che fino a non molto tempo fa l'uso di preparare in anticipo corredini differenziati da bimbo o da bimba non era diffuso, perché non c'era ancora la pratica che permetteva di sapere se si aspettava una femminuccia o un maschietto 😊
In ogni caso mi piacciono i bambini e le bambine vestiti con tutti i colori, che sono tutti belli e adatti, specie se arrivano direttamente dalla natura 🌱

Un rosa particolarmente carico si ottiene con l'avocado: quello che uso io è coltivato in Sicilia e puoi trovarlo, ad esempio, sulla sciarpa ad anello

venerdì 28 ottobre 2016

A Natale coccola un secchione

Quando lavoravo in biblioteca ho accumulato decine e decine di libri di scuola dei primi del Novecento, soprattutto eserciziari e versioni condensate dei classici greci e latini. Questi volumetti sono in pessime condizioni, tutti squinternati e rotti: sembra strano, ma si conservano molto meglio i libri di seicento anni fa che quelli recenti; la pergamena è molto più resistente, e anche quando i libri si inizia a stamparli, la loro carta fatta a mano è infinitamente migliore della specie di velina sottile dei secoli successivi. 
Perciò tutti quei librini, quaranta o cinquanta copie uguali dell'Iliade a dispense, andavano eliminati per far spazio ad altri. 
Ma ti pare che io lascio andare dei libretti vecchi e ingialliti in discarica?? 
Ne ho raccolti un paio per tipo e li ho portati a casa aspettando un'idea per farci qualcosa. Ieri l'idea è arrivata: li ho ritagliati e incollati sui cartellini di cartoncino marrone, creando delle tag per pacchetti regalo da veri secchioni. A Natale, coccola un secchione anche tu! 😀 I cartellini saranno in negozio presto, per il momento puoi scegliere il quaderno da regalare al tuo secchione in negozio :) 


sabato 18 luglio 2015

Storia del colori, prima puntata: il blu. History of colors, part one: blue

Come ormai saprete mi piace molto mixare e far convergere le mie due passioni-occupazioni: la creatività e la storia.

Ho pensato allora di indossare gli occhiali dello storico per guardare gli strumenti della creatività: dalle mie piccole ricerche ho tirato fuori alcune notizie curiose che sono certa vi piaceranno: ve le racconto.

Inizierò con il primo, importantissimo strumento senza il quale non esisterebbe arte alcuna: il colore.

Prima puntata: il blu.

Il blu è stato il primo colore sintetico della storia.
Per il rosso, il giallo, il verde infatti si sono usati sin dalla preistoria terre, piante, persino parti di animali.
Ma come si poteva creare il blu?

I primi a realizzarlo sono stati gli antichi Egizi.
Famoso e bellissimo è infatti il blu egizio, che caratterizza molti capolavori dell'arte di questa civiltà; si trova già in manufatti della IV dinastia, cioè del terzo millennio a.C., ma forse è ancora più antico.
La leggenda narra che fu scoperto per caso da alcuni mercanti che trasportavano rame e sali di natron usati per la mummificazione; dimenticata una notte questa mercanzia vicino al fuoco nel deserto, al mattino trovarono uno splendido colore blu. Infatti la reazione chimica tra il natron, il rame e la sabbia dà origine a questa tonalità: così è nato il primo pigmento artificiale della storia.
Gli Egizi usarono il blu per decorare gioielli, dipinti, tombe e corredi funerari; lo possiamo vedere ancora oggi nei reperti archeologici: è un colore che conserva la sua intensità per sempre. E' naturale perciò che un popolo votato all'eternità come gli antichi Egizi lo abbia amato e usato moltissimo.
Egyptian blue necklace
Collana in stile egizio realizzata in argilla polimerica blu, perle in vetro rosse ed elementi metallici dorati. Puoi trovarla nel mio negozio Etsy.


L'uso del blu egizio si diffuse presto nell'area mediterranea, dai greci ai romani, ma con la fine dell'Impero scomparve; ormai nessuno era più in grado di riprodurlo, e l'unica ricetta rimasta, quella tramandata da Vitruvio, era incompleta e dava come risultato un verde.

Un altro bellissimo tipo di blu è il blu maya: un turchese intenso usato da questa civiltà dal 300 al 1500 d.C., legato a riti sacri. Nel 2008 alcuni archeologi hanno riscoperto la ricetta della sua preparazione: una miscela di ambra, un particolare tipo di argilla e la pianta dell'indaco.




Notizie tratte dalla puntata "La conquista dei colori" del 06/06/2015 di -Ulisse: Il piacere della scoperta- di Alberto Angela.



ENGLISH VERSION

As you already know  I like to mix and bring together my two passions-jobs: creativity and history.
I then thought to wear the glasses of the historian to watch the instruments of creativity: from my little research I pulled out some curious news that I'm sure will please you.

I will start with the first important tool without which it would not exist any art: color.

First episode: blue.

Blue was the first synthetic color in history.
For red, yellow, green in fact have been used since prehistory clay, plants, even parts of animals.
But how you could create the blue?

The first to realize it were the ancient Egyptians.
Famous and beautiful is in fact the Egyptian blue, used in many works of art of this civilization; it is already in artifacts of the fourth dynasty, in the third millennium BC, but perhaps it's even more ancient.

Legend says that it was discovered by chance by some merchants that transported copper and natron used for mummification; one night  they forgot this merchandise by the fire in the desert; in the morning they found a beautiful blue color. In fact the chemical reaction among the natron, the copper and the sand gives rise to this tone: it was born the first artificial pigment of history.

The Egyptians used this blue to decorate jewelry, paintings, tombs and funerary objects; we can see it today in the archeological findings: a color that keeps its strength forever. And it's 'natural, therefore, that a civilization voted to eternity as the ancient Egyptians have loved it and used a lot.

Egyptian style blue necklace
Egyptian-style necklace made of blue polymer clay, red glass beads and gilded metal elements. You can find it in my Etsy shop.



The use of blue Egyptian soon spread in the Mediterranean, from the Greeks to the Romans, but with the fall of the Empire it disappeared; now no one was able to create it, and the only recipe remained, that one passed down by Vitruvius, was incomplete and it gave a green as a result.


Another beautiful type of blue is blue maya: an intense turquoise used by this civilization from 300 to 1500 AD, linked to sacred rites. In 2008 archaeologists have rediscovered the recipe of its preparation: a mixture of amber, a special type of clay and the indigo plant.



Information taken from the episode "La conquista dei colori" of 06/06/2015 di -Ulisse: Il piacere della scoperta- by Alberto Angela.

lunedì 13 ottobre 2014

Cleopatràs lussurïosa

..o meglio, lussuosa!
Quale ragazza non è rimasta affascinata, almeno una volta, dalla bella, intelligente e colta Cleopatra?
Lo splendore, il brillare luminoso di ori e smalti, i colori vividi e la ricchezza dello stile dell'oreficeria egizia rivivono in questa collana realizzata pensando proprio alla più famosa e ammirata regina della storia.







Su due fili di cavetto d'acciaio ho disposto perle in vetro di colore rosso vivo, pietre e pendenti realizzati in pasta polimerica blu con pagliuzze argentate e dorate e perline in metallo dorato e filigranato.
Completa la collana una catenella in metallo dorato chiusa con moschettone dorato. (senza nichel)


Appassionata e studiosa di storia antica, ho visitato molti musei e collezionato molti libri sull'oreficeria e la moda del passato: questo gioiello è basato su uno studio fedele dello stile egizio, anche se non riproduce specificamente un vero reperto archeologico, come invece fanno altre creazioni del mio shop che vedi qui https://www.etsy.com/it/shop/Tuttosicrea?section_id=15435826&ref=shopsection_leftnav_2