Gli ingredienti della nuova collezione di abiti primavera estate:
🌱 Tessuto italiano 100% lino
🌱 Tintura naturale esclusivamente con piante (qui l'arancione è gentile omaggio delle bucce di Allium cepa, la cipolla dorata)
🌱 Timbri incisi a mano con motivi botanici
🌱 Saperi antichi e artigianalità tradizionali, rappresentati dal gomitolo: la tintura di millenni di storia, esperimenti, persone e conoscenze accumulate; l'abilità tramandata di madre in figlia che mi ha permesso di imparare a tagliare, cucire, vestire le donne secondo le loro forme, sia del corpo che dell'anima.
Trovi i 10 modelli in 7 colori in negozio.
lunedì 15 aprile 2019
mercoledì 10 aprile 2019
Nuova collezione primavera estate in puro lino Tuttosicrea
Sono super mega ultra stra emozionata, aiuto!
Risvegli di soprassalto per un'idea da annotare subito; km di cammino per raccogliere le piante tintorie; metri e metri di lino lavati, stirati, strizzati, tinti e sciacquati; decine di mollette da bucato perdute chissà dove; amiche e parenti magroline, con tanto seno, spilungone, paffute, ossute, piccoline, con la pancetta e con la tartaruga coinvolte per provare che sì, stanno bene a tutte; mani screpolate dall'acqua bollente e fredda, punte dagli spilli e indolenzite dallo strizzare; un cuore colmo un giorno di ansia, l'altro di eccitazione, l'altro ancora di compiacimento. Ma soprattutto la natura, proprio lei in corpo e anima: questo trovi negli abiti che ho preparato in quattro mesi col cuore al galoppo e le mani nell'acqua.
Natura sono le fibre di lino nell'eterno intreccio del tessuto; natura nelle piante cresciute dalla terra che hanno regalato i colori e le sfumature; natura nell'arte antica della tintura vegetale con tutte le vite e le storie delle persone che per millenni l'hanno studiata e praticata; natura nell'atto semplice di adornare il corpo con un abito, segno parlante di ciò che siamo e crediamo.
Con questo lavoro mi sembra di svelarmi a te come e più che raccontandoti una confidenza, perchè c'è dentro veramente tutto ciò che penso, credo e amo.
Spero che potrai apprezzarlo e desiderare di portarlo con te. 💛 🙏
In negozio tutti i capi in puro lino 🌱
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giovedì 14 marzo 2019
Sciopero globale per il clima 2019: cosa possiamo fare noi
Il 15 marzo è un FridayForFuture, e uno speciale: c'è lo Sciopero globale per il clima.
Numerose manifestazioni organizzate "dal basso" nel solco dei "Venerdì per il futuro" nati dall'attivismo di Greta Thumberg, la giovane svedese che ha mobilitato i grandi della Terra con i suoi discorsi sul cambiamento climatico e l'inquinamento, si celebrano oggi.
Ma oltre a scendere in piazza, cosa possiamo fare OGNI GIORNO per rendere più lieve la nostra impronta ambientale? Niente di particolarmente difficile: cambiare abitudini è alla portata di tutti e, comunque, necessario.
Già lo facevano i nostri nonni, senza ausili tecnologici e materiali moderni, per buonsenso e necessità di risparmio. Riprendiamo anche noi oggi con l'aiuto delle innovazioni e per fare qualcosa di concreto ogni giorno.
Ecco il mio vademecum per contribuire a uno dei punti più critici dell'inquinamento: la riduzione della plastica.
Numerose manifestazioni organizzate "dal basso" nel solco dei "Venerdì per il futuro" nati dall'attivismo di Greta Thumberg, la giovane svedese che ha mobilitato i grandi della Terra con i suoi discorsi sul cambiamento climatico e l'inquinamento, si celebrano oggi.
Ma oltre a scendere in piazza, cosa possiamo fare OGNI GIORNO per rendere più lieve la nostra impronta ambientale? Niente di particolarmente difficile: cambiare abitudini è alla portata di tutti e, comunque, necessario.
Già lo facevano i nostri nonni, senza ausili tecnologici e materiali moderni, per buonsenso e necessità di risparmio. Riprendiamo anche noi oggi con l'aiuto delle innovazioni e per fare qualcosa di concreto ogni giorno.
Ecco il mio vademecum per contribuire a uno dei punti più critici dell'inquinamento: la riduzione della plastica.
mercoledì 6 febbraio 2019
Corso di tintura naturale febbraio 2019
La data di febbraio del corso di tintura naturale si tiene in provincia di Como.
🌱corso di tintura naturale🌱:
🌿 sabato 23 febbraio a Inverigo (CO) 🌿
🌸ti insegnerò tutto ciò che devi sapere per cominciare a tingere
🌸insieme tingeremo una matassa di lana ciascuno, che potrai portare a casa
🌸studieremo piante e procedimenti 100% naturali
Scrivimi subito per prenotare, i posti sono limitatissimi! (Non é un modo di dire, lo spazio è ridotto e posso accettare solo pochissimi allievi per volta).
martedì 15 gennaio 2019
Corso di tintura naturale personalizzato: lino e cotone con erbe essiccate e ortaggi
Lo scorso fine settimana ho tenuto un corso di tintura naturale personalizzato sulle richieste della mia allieva Monica: il suo interesse verte soprattutto sui tessuti in cotone e lino, perciò abbiamo visto in particolare il trattamento di queste due fibre.
Inoltre, poichè Monica vive in città e non ha un giardino nè uno spazio soleggiato dove coltivare le tintorie, abbiamo scelto di usare erbe essiccate che si possono raccogliere anche negli incolti e nei parchi e conservare per tutto l'anno, oltre a verdure che si trovano facilmente anche al supermercato.
La tintura naturale può essere fatta veramente da chiunque ovunque viva!
Abbiamo scelto:
La campionatura è importante per compilare le schede di tintura: su ognuna si annotano origine e periodo di raccolta delle piante, tipo di fibra e mordenzatura, tempi e strumenti di preparazione del bagno e della tintura; teniamo un diario di tutte le operazioni fatte per promemoria e studio.
Tutti i campioni di tessuto e le matasse di lana risultato dei lavori delle due giornate di corso:
Infine abbiamo sperimentato la stampa con acqua di ferro, usando timbri di legno su tessuto di cotone. Un esempio:
Il corso è durato due giorni e ha fornito a Monica le basi per cominciare a usare l'arte tradizionale e antica della tintura naturale.
Inoltre, poichè Monica vive in città e non ha un giardino nè uno spazio soleggiato dove coltivare le tintorie, abbiamo scelto di usare erbe essiccate che si possono raccogliere anche negli incolti e nei parchi e conservare per tutto l'anno, oltre a verdure che si trovano facilmente anche al supermercato.
La tintura naturale può essere fatta veramente da chiunque ovunque viva!
- mallo di noce: noci si trovano anche nei parchi pubblici, e i malli raccolti in estate si possono essiccare e usare per tutto l'anno
- Verga d'oro (Solidago virgaurea o canadensis): si trova negli incolti e ai bordi delle strade in estate e anch'essa si può usare secca
- pigne di abete: nei giardini e nei parchi sono facili da trovare e si conservano molto a lungo
- cavolo rosso: si trova al supermercato in inverno, se ne usa l'acqua di cottura perciò può essere usato normalmente per preparare piatti in cucina, come spiego qui
- cipolla: sia dorata che rossa è disponibile tutto l'anno e se ne usa lo scarto; basta tenere da parte le bucce man mano e usarle per tingere quando se ne ha una quantità sufficiente
Dapprima abbiamo visto la mordenzatura e la tintura su lana, poichè sono le più semplici per iniziare. Qui cavolo e cipolla dorata:
Siamo poi passate a trattare i tessuti in fibre di origine vegetale: il cotone e il lino, con diversi tipi di mordenzatura.
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Lino e cotone non mordenzati con mallo di noce, lino e cotone mordenzati con allume con cipolla dorata, campioni di lana nelle stesse tinture |
Per ogni bagno di colore abbiamo inserito anche campioni di altri tessuti per confrontare i risultati tra fibre di origine animale e vegetale.
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Solidago, cipolla e mallo di noce su cotone, lino e lana |
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Campioni per le schede di tintura: pigne, solidago, cipolla, mallo, cavolo |
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Da sinistra verso destra: pigne, solidago, cipolla, mallo, cavolo, cipolla, mallo, pigne |
Infine abbiamo sperimentato la stampa con acqua di ferro, usando timbri di legno su tessuto di cotone. Un esempio:
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Stampa a blocchi con acqua ferrosa su cotone tinto con solidago |
Il corso è durato due giorni e ha fornito a Monica le basi per cominciare a usare l'arte tradizionale e antica della tintura naturale.
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mercoledì 12 dicembre 2018
Addobbi di Natale rustici fai da te con foglie e rami
C'è chi ogni anno per Natale aggiunge una nuova decorazione all'albero, chi conserva gli stessi preziosi addobbi di famiglia da generazioni e chi si diverte a confezionarli con le sue mani. Io rientrerei decisamente in queste due ultime categorie, ma soprattutto in quella nicchia non tanto piccola di persone che in realtà... non può fare niente perché vive con dei gatti 😁
Per evitare che rompano delicate sfere di vetro o ingarbuglino i festoni creando un parapiglia incredibile, ho pensato a due progetti semplici per poter dare un'aria festiva alla casa senza drammi da felini arrampicatori.
Usando elementi della natura possiamo preparare delle decorazioni che se cadono non si rompono e anche se vengono... assaggiate dai mici non creano problemi.
Sono semplicissime, rustiche e un po' montanare, come piace a me.
Ghirlanda di abete
La ghirlanda è un classico delle decorazioni natalizie, da appendere alla porta o alle finestre. Io ne ho realizzate anche alcune piccoline da mettere sulla parete del soggiorno come dei quadretti.
La parte più divertente è la raccolta degli elementi nel bosco o nel parco: anche in città puoi trovare l'occorrente, basta una passeggiata ai giardini pubblici!
Materiale:
Ramo di abete flessibile: raccoglilo da terra e non staccarlo mai dall'albero, dopo una giornata ventosa ne trovi parecchi sparsi attorno alle radici
Filo verde
Spago
Rafia del colore preferito
Bacche rosse: puoi usare biancospino, piracanta, bambù sacro, rosa canina...
Un rametto di agrifoglio
Nastro rosso
Procedimento:
1. Piega il ramo di pino a cerchio coprendo con le fronde la parte legnosa, lega ben stretto con alcuni giri di filo verde.


2. Ricopri con alcuni giri di spago la giunzione e fai due nodi, il secondo non troppo stretto.
3. I rametti minori vanno fissati al cerchio principale per dare bene la forma, ma lasciamone alcuni (i più corti) liberi così da creare un effetto più naturale. Usiamo il filo verde legato abbastanza morbido assecondando la distribuzione dei rametti.

4. Infiliamo un rametto di bacche nel nodo formato dallo spago e fissiamo con alcuni giri di rafia. Questa sarà la parte inferiore della ghirlanda.
5. Prendiamo il rametto di agrifoglio e facciamo passare la rafia in alcuni giri attorno ai piccioli delle foglie, poi appoggiamo il rametto dove abbiamo legato precedentemente i rametti minori con il filo verde e annodiamo sul retro.

6. Facciamo passare un nastro rosso in alto e appendiamo.
Per evitare che rompano delicate sfere di vetro o ingarbuglino i festoni creando un parapiglia incredibile, ho pensato a due progetti semplici per poter dare un'aria festiva alla casa senza drammi da felini arrampicatori.
Usando elementi della natura possiamo preparare delle decorazioni che se cadono non si rompono e anche se vengono... assaggiate dai mici non creano problemi.
Sono semplicissime, rustiche e un po' montanare, come piace a me.
Ghirlanda di abete
La ghirlanda è un classico delle decorazioni natalizie, da appendere alla porta o alle finestre. Io ne ho realizzate anche alcune piccoline da mettere sulla parete del soggiorno come dei quadretti.
La parte più divertente è la raccolta degli elementi nel bosco o nel parco: anche in città puoi trovare l'occorrente, basta una passeggiata ai giardini pubblici!
Materiale:
Ramo di abete flessibile: raccoglilo da terra e non staccarlo mai dall'albero, dopo una giornata ventosa ne trovi parecchi sparsi attorno alle radici
Filo verde
Spago
Rafia del colore preferito
Bacche rosse: puoi usare biancospino, piracanta, bambù sacro, rosa canina...
Un rametto di agrifoglio
Nastro rosso
Procedimento:
1. Piega il ramo di pino a cerchio coprendo con le fronde la parte legnosa, lega ben stretto con alcuni giri di filo verde.


2. Ricopri con alcuni giri di spago la giunzione e fai due nodi, il secondo non troppo stretto.
3. I rametti minori vanno fissati al cerchio principale per dare bene la forma, ma lasciamone alcuni (i più corti) liberi così da creare un effetto più naturale. Usiamo il filo verde legato abbastanza morbido assecondando la distribuzione dei rametti.

4. Infiliamo un rametto di bacche nel nodo formato dallo spago e fissiamo con alcuni giri di rafia. Questa sarà la parte inferiore della ghirlanda.
5. Prendiamo il rametto di agrifoglio e facciamo passare la rafia in alcuni giri attorno ai piccioli delle foglie, poi appoggiamo il rametto dove abbiamo legato precedentemente i rametti minori con il filo verde e annodiamo sul retro.

6. Facciamo passare un nastro rosso in alto e appendiamo.
Festone di foglie
La natura ci regala tantissimi elementi decorativi, senza bisogno di molto altro. Basta raccoglierli e metterli insieme! Ecco allora un festone rustico che accosta semplicemente le forme e i colori delle foglie, con materiali "poveri" ma armoniosi.
Materiale:
Cordone di fibra di cocco, iuta, spago o lana
Foglie secche grandi di vari colori e forme
Pigne piccole, ad esempio abete e ontano
Fette di arancia essiccate
Stecche di cannella
Bacche rosse
Ago e filo
Nastro rosso
1. Aiutandoti con l'ago fai un forellino nelle foglie e fai passare il filo, legalo poi con un paio di nodini al cordone. Alterna colori, forme e dimensioni.
2. Tra una foglia e l'altra lega pigne, bacche, fette di arancia e stecche di cannella. Per fissare le pigne fai passare il filo tra le brattee (le "squame") più vicine al picciolo, non c'è bisogno di colla.
3. Fai passare il nastro rosso alternativamente davanti e dietro il cordone tra le foglie e le pigne. Crea un anello ad ogni capo per appendere.
Puoi posizionare il festone sia all'interno che all'esterno, anzi può darsi che attiri qualche uccellino a mangiare le bacche!
martedì 11 dicembre 2018
L'ingrediente indispensabile della tintura naturale: la lentezza
La tintura naturale è un esercizio di calma e di pazienza come pochi altri. Non c'è nessunissima fretta, mai, perché a dettare il ritmo è la natura e lei fa le cose come e quando si deve.
Questi colori ne sono un esempio chiarissimo: l'avocado e le pigne ci mettono del tempo per dare il loro rosa.
Bisogna pazientemente tenere da parte i noccioli del frutto, mica lo mangi tutti giorni, e racimolarne qua e là dai parenti e dagli amici; farli seccare pian piano finché se ne ha abbastanza da fare la tintura. Allora dentro la pentola per ore, un po' sul fuoco e un po' a riposo, perché più aspetti e più il colore sarà intenso e bello.
Le pigne poi, sono ancora più lente. Devi raccoglierle d'estate perché la tonalità sia la migliore, scarpinando in montagna per trovare i boschi più belli e ricchi di regali per terra tra le radici. Poi devi ridiscendere con lo zaino pesante, e risalire un'altra volta, un altro giorno, per prenderne ancora. Devono durare tutto l'inverno perché fino al luglio successivo non ce ne saranno più che diano il colore giusto. Se le finisci puoi solo aspettare.
C'è tutto questo dentro i filati che tingo, la natura e le tradizioni e la tecnica, ma soprattutto tempo e calma, per fare le cose per bene.
La lana rosa, soffice e calda come una sera d'inverno davanti a un fuoco di legna, è in negozio, dove trovi anche l'eBook per tingere con frutta e verdura: c'è anche l'avocado!
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